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Nell’arco di un anno sono stati realizzati 800 disegni in cui sono raffigurati temi di guerra e brutture umane. Come in un catalogo iconografico, vengono isolati soggetti e temi che quotidianamente la televisione ci mostra assuefacendoci al vero significato delle cose che vediamo. Noi, diventati spettatori inconsapevoli, emendiamo queste immagini dal significato reale, riconducendole ad un astratto esistere che potrebbe essere ricondotto alla non-realta’ di un film o di un videogioco. Partendo da questo presupposto, l’artista si isola e si astrae diventando, in un primo momento,compilatrice di questo “catalogo” di immagini di guerra. In un secondo momento, riappropriandosi della propria consapevolezza di spettatrice, seleziona per noi, un numero indefinito di soggetti che vanno a costituire il suo personale racconto di cio’ che vede. Noi spettatori siamo invitati a seguire lo stesso percorso dell’artista isolando nel persistente numero di immagini che lei ci propone, il nostro personale percorso di riconoscimento della realta’.
Eng
(I am but I could be anyone else),2004 .
Installation dimension : ambient, watercolor on paper, materials recovery, blackboard.
Accademy of fine art,Ex Church S.Carlo dei Barnabiti,Florence.
I installed at the Academy of Fine Arts of Florence an extract of a series of 800 drawings representing the themes of war and human ugliness. Themes and topics that the television daily shows us and that we are used to see without understanding the true and deep meaning of what we are watching. I’ve tried to give back these images to us as unconscious viewers so that we can isolate ourselves and rebuild our personal path recognition of reality.